Il Test di Teller per la vista dei neonati

Ecco come scoprire se il bebè ha propensione a problemi di vista

Si sa, nei neonati è praticamente impossibile accorgersi subito, eccetto casi conclamati, di piccoli problemi di vista, ma con il Test di Teller è oggi possibile, potendo calcolare l’acuità visiva, che è la capacità di cogliere i dettagli fini di un oggetto e, dunque, di percepirlo correttamente. Dipende dalla nitidezza dell’immagine proiettata sulla retina.

bimbi

 

Come si svolge il test?

Si fanno vedere due tavole al bimbo: una con disegnate delle righe bianche e nere progressivamente più piccole e una bianca. Il medico valuta a quale dimensione della riga il piccolo smette di preferire la tavola rigata e guarda indistintamente i due cartoni. Ovviamente, l’esaminatore deve avere una grande esperienza. In relazione alla dimensione dell’ultima riga “interessante” per il bebè si stabilisce la sua acuità visiva e la predisposizione a sviluppare eventuali difetti della vista. Questo esame è utile e attendibile fino ai 12 mesi. È importante valutare l’acuità visiva soprattutto nei bambini con problemi, per esempio in quelli prematuri, con paralisi cerebrale infantile, con epilessia, sindrome di Down o con ritardo di sviluppo neuropsicomotorio. Quindi, a differenza di quanto accadeva tempo fa, non bisogna aspettare che il bambino abbia compiuto i primi anni di vita, è importante sapere di poter approfondire subito lo stato della vista del proprio piccolo già nei primi mesi.

Melissa Bucossi

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