L’alimentazione degli adolescenti

Il portale che insegna ai ragazzi

È nato un nuovo portale, dedicato all´educazione alimentare. La Fondazione italiana per l´Educazione alimentare (Fei) e Abbott hanno presentano un nuovo programma didattico per i giovani ragazzi, in particolare dagli 11 ai 14 anni.

La percentuale di persone obese e in sovrappeso tra gli italiani è alta. Alcune stime contano ben il 33% dei bambini tra gli 8 e 9 anni in sovrappeso, il 21% di quelli tra i 10 e I 15 anni e infine negli adulti la percentuale sale oltre il 40%. La responsabilità degli adulti nei confronti dei bambini e del loro rapporto con il cibo è innegabile. Alimentarsi in modo sano sta diventando sempre più una mera perdita di tempo, o uno sfizio per chi ha tempo di cucinare e un vizio per chi può scegliere il pasto migliore. Eppure, piccole accortezze possono davvero fare la differenza, inoltre  i cibi sani sono spesso economici.

INFANZIA

Il progetto lanciato dalla Fei e dalla Abbott prende il nome di “Nutrizione: prendiamoci gusto!”. Il progetto si trova su uno spazio virtuale della rete, è concepito come un’enciclopedia  della sana nutrizione, con tanto di schede didattiche, test di autovalutazione e ovviamente un videogioco tutto italiano, dal titolo “Hungry Kids”, in riferimento al celebre gioco di uccelli kamikaze, sparati da una mega mazzafionda. È giusto sottolineare che tutte le funzioni, videogioco incluso, sono disponibili gratuitamente per tutti i dispositivi, dai tablet, agli smartphone, ai Pc.

L´idea del videogioco è firmata Stefano Zangara, Direttore Risorse Umane Abbott Italia, sviluppato in collaborazione con N3. L´intento è quello di stimolare i giovani all’utilizzo del programma, in maniera divertente, in modo tale da avvicinarli al contesto educativo della sana nutrizione.

Questo progetto, come ogni progetto che tende a educare un qualsiasi individuo, è arduo, mirato e soprattutto richiede un certo tatto e una certa sensibilitaà da parte degli educatori, che in questo caso si sono dimostrati validi. Informare un ragazzo che mangiare solo “schifezze” non lo porterà da nessuna parte è un suo diritto e un nostro dovere. Nutrirsi male equivale a avere a volte un corpo grossolano, ma cosa più importante una salute altalenante.

In Italia se ne parla sempre, ma sappiamo di essere in prima linea mondiale quando si discute di cucina. Bisogna, però, fare attenzione alle nuove generazioni, costantemente stimolate dai mille prodotti a buon mercato che offre la vetrina globale. Fast food, kebap, panini sottovuoto, carne tinta di rosso, pasta con la segatura, burger a base di carne. Non lasciamoci fregare dall´acquolina, usiamo il cervello oltre che lo stomaco e forse i bambini faranno altrettanto.

“Educare è molto più che informare – afferma Giorgio Donegani, presidente della Federazione italiana per l´educazione alimentare – perché significa fornire motivazioni e strumenti per modificare le proprie abitudini”. Il programma, aggiunge Donegani, “parla ai ragazzi utillizzando il loro linguaggio e incentivando il loro protagonismo per imparare divertendosi a gestire le proprie scelte di benessere”.

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di Fabio Benedetti

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