L’inverno è ormai alle porte, e con esso anche i malanni di stagione e l’elevata probabilità che i bambini abbiano dei disturbi: è importante non allarmarsi, ma saper comunque distinguere e non sottovalutare i segnali che indicano quando rivolgersi al medico, quindi ecco un breve excursus di tutti i sintomi più comuni: iniziamo con la febbre. Secondo gli esperti a partire dal compimento del primo anno di età fino a che la temperatura non supera i 38 °C non è necessario preoccuparsi eccessivamente, perché la febbre indica che l’organismo del bambino sta reagendo efficacemente ad un’infezione e in assenza di altri sintomi si può aspettare tranquillamente che il pediatra sia disponibile in ambulatorio per far visitare il piccolo. Se la febbre non accenna a scendere per 2 giorni consecutivi (o, a partire dai 2 anni, per 4 giorni consecutivi) o se raggiunge i 40 °C è meglio recarsi subito al pronto soccorso.
Al secondo posto ci sono gli sfoghi cutanei: mani, piedi e volto dei bambini possono arrossarsi per motivi diversi, e si può verificare l’entità del problema applicando una leggera pressione sulla zona interessata per vedere se il rossore sparisce per poi tornare lentamente rosso, e in questo caso non è nulla di preoccupante. Se, invece, la pelle rimane rossa anche premendola o se allo sfogo cutaneo si associano febbre o labbra gonfie è meglio rivolgersi subito a un medico. Per quanto riguarda invece il mal di pancia, sappiamo che i problemi gastrointestinali possono essere associati a infezioni virali che richiedono giorni prima di essere sconfitte definitivamente dal sistema immunitario, e bisogna intervenire subito per evitare che il bambino si disidrati. Tra i disturbi invece che traggono più in inganno c’è l’irrigidimento del collo: spesso la tensione può anche essere inaspettatamente sintomo di tonsillite. Infine, per quanto riguarda il mal di testa, generalmente è dovuto alla stanchezza o al cambiamento climatico, e passa con un po’ di riposo. Se invece il malore persiste ed è accompagnato da nausea, disturbi della vista, confusione e giramenti di testa, è il caso di rivolgersi al medico di fiducia.
Melissa Bucossi