Le cattive abitudini ad usare la rete anche da cellulare provocherebbero la perdita di sé stessi e il contatto con l’altro: “Le relazioni con l’altro – ci racconta la psicoterapeuta Rossella Chiusolo – ci fanno crescere, ci fanno conoscere noi stessi e gli altri; ci aiutano ha dare senso all’esperienza”. Ritirarsi e nascondersi dietro un cellulare o in rete non fa altro che provocare sui giovani effetti da “Internet dipendenza” già nel breve periodo. Potrebbero, tuttavia, influenzare negativamente il cambiamento che già constatiamo nell’adolescente all’età dai 14 ai 18 anni, provocando in lui una scissione tra mondo reale e irreale. “Gli aspetti negativi – prosegue la Dott.ssa. Chiusolo – risiedono in una non formazione dell’unicità della persona; se mettessimo a confronto i ragazzi con questi disturbi, potremmo constatare che i discorsi che producono sono omologati. Tuttavia,- prosegue la Dott.ssa. – induce alla non formazione di una propria personalità”.
Il modo di dialogare si uniformizza gli interessi pure e il soggetto non è più in grado di avere una propria identità. “Lavorando in un liceo ho notato questa perdita del contatto sociale che sfocia poi nel disturbo dell’identità. Chi sono? Cosa voglio? Gli studenti – continua la psicoterapeuta – iniziano ad uniformare le loro risposte. Perdersi dietro a questi nuovi mezzi di comunicazioni ed utilizzarli non a scopo ludico e adeguato, esiste il grave rischio di disturbare la crescita dell’adolescente”. E’ doveroso sottolineare come attraverso questi innovativi strumenti nascono mode alquanto discutibili, molto vicine all’autolesionismo. Negli adolescenti che si confrontano con la rete per parecchio tempo hanno gravi crisi di identità, trovando sollievo solo all’interno di una vita parallela. L’aumentare delle ore davanti al computer oppure al cellulare può produrre dipendenza, isolamento e alienazioni, tutti sintomi di una depressione. La rete ha rivoluzionato il mondo e la vita delle nuove generazione che con il web ci sono nate. Bambini che imparano prima ad utilizzare un touch screen che ha parlare e a camminare sono tutti sintomi di una mancanza di regole fondamentali per utilizzare nel modo corretto le nuove tecnologie. “I bambini devono sperimentare toccando con mano quello che c’è al di fuori nella proprio lettino al sicuro con mamma e papà – ci dice la Dott.ssa. Chiusolo -, devono giocare, saltare, stare a contatto con altri bambini. Abituarli all’aspetto positivo della socialità”. E i genitori? Spesso i genitori non conoscono cosa si cela dietro un computer o un cellulare, in questo caso sono i giovani gli internauti, e a causa di ciò hanno difficoltà di porre delle barriere per il bene del ragazzo.
Melania Orazi