La Cina apre le porte ai kiwi italiani: è il primo prodotto ortofrutticolo italiano ad ottenere il via libera delle autorità di Pechino.
E’ un fatto storico la caduta dell’embargo da parte del paese asiatico verso questa tipologia di frutto molto importante per il sistema produttivo italiano e pontino. Sino ad oggi ostacoli di carattere burocratico, sanitario ed amministrativo (il più delle volte pretestuosi…) avevano, infatti, bloccato le esportazioni precludendo il mercato cinese alle imprese agricole del nostro paese.
Con la decisione del Governo di Pechino si aprono invece una serie di opportunità per i nostri produttori, anche in considerazione del fatto che l’Italia è al primo posto al mondo per la produzione di kiwi e la Provincia di Latina ricopre il primo posto in Italia.
“Questo atto porterà in futuro effetti positivi sul settore – dichiara Daniela Santori, Presidente Provinciale Coldiretti Latina – considerato il fatto che in Cina si stanno verificando delle crescite a due cifre percentuali annue dei volumi dei consumi dei prodotti orto-frutticoli che sta portando quel Paese a trasformarsi da esportatore netto a interessante importatore. Inoltre l’apertura a questo prodotto da parte della Cina fa ben sperare per lo sdoganamento anche di altre produzioni ortofrutticole italiane tuttora inibite ad essere commercializzate in quel Paese “.
Dai 40kg medi di frutta a persona del 1998, i cinesi sono arrivati oggi a consumarne circa 70kg (quasi 80kg a testa per le classi più benestanti e appena 32kg per i più poveri, secondo i dati Robobank) e tende, con lo sviluppo socio-economico in atto, ad avvicinarsi rapidamente ai livelli europei ( in Italia sono pari a circa 132kg pro-caoite all’anno).. Esemplare il caso delle mele, che sono il frutto preferito nel paese asiatico. Si prevede che il consumo complessivo di mele raggiungerà entro breve tempo la ragguardevole cifra di 25.000.000 di tonnellate, pari a circa dodici volte il totale del raccolto italiano, tanto per intenderci….