La nuova comunicazione corre su Facebook
Oltre ad incontrare amici e pubblicizzare aziende il social network è diventato anche il teatro del Gossip
La nuova comunicazione corre su facebook. Creato da Mark Zuckemberg nel 2004 quand’era ancora uno studente della Harvard University, conta più 15 milioni di utenti solo in Italia e più di 300 milioni nel Mondo. Ogni giorno queste cifre salgono vertiginosamente: la richiesta è enorme. Lo slogan, “Facebook ti aiuta a mantenere e condividere i contatti con le persone della tua vita”, racchiude in poche e semplici parole l’obiettivo per il quale è stato creato. La svolta è che una piattaforma come Fcebook essendo gratuita e necessitando solo una connessione a internet da la possibilità in modo semplice e veloce di condividere informazioni, foto, notizie e quant’altro.
Con il tempo Facebook si è evoluto, aggiungendo nuove funzionalità ed è stato possibile anche creare un profilo per le aziende, per pubblicizzarsi e farsi conoscere nel mondo. La promozione avviene in due modi: da una parte i clienti fedeli possono creare piccole reti e fare da testimonial all’azienda stessa, mentre i dipendenti possono condividere tra loro le informazioni tramite i social network. La cosa fondamentale è salvaguardare i dati personali e prestando attenzione alle informazioni che vengono pubblicate. Oggi, infatti, sembra che l’arte del gossip si sia adeguata ai tempi, trasferendosi sui social network e rendendo più tecnologica la “caccia alla notizia”. I vip, ovviamente, sono quelli più perseguitati. Non si esclude, però, la gente comune. Si va alla ricerca di foto, notizie, curiosità da condividere nella propria bacheca.
In poche parole: farsi gli affari altrui, scoprire le relazioni nascoste e i tradimenti. Un vero passatempo. Tant’è che a Londra hanno inaugurato la mostra Exposed, che si terrà fino a ottobre alla Tate Modern. Foto rubate: da fotografi professionisti, da paparazzi, ma anche da passanti armati di videocamera. Fra le tante foto esposte, anche quella di Paris Hilton condotta in carcere. Molto spesso però, a causa della popolarità dei social network e dell’astuzia di chi li visita, sono proprio gli stessi attori, politici e soubrette a darsi in pasto ai giornali di gossip, un po’ per inadeguatezza tecnologica, un po’ per faciloneria, credono di condividere informazioni solo con gli “amici”. Ma si sbagliano di grosso.
Maria Adamo