E’ ormai noto come “Blue Monday” e cade, inesorabilmente, il terzo lunedì di gennaio.
Sembrerebbe essere il giorno peggiore e più triste di tutto l’anno, e si celebra il 16 Gennaio.
Nasce da un calcolo matematico ma sono varie, secondo gli esperti, le ragioni che porterebbero al picco della tristezza proprio in questa giornata.
Psicologi e psichiatri invitano però a guardare le cose da una diversa prospettiva.
Ma anche a “valorizzare” un sentimento come quello della malinconia, non solo e sempre negativo.
Oltre al meteo, a rendere questo il giorno più triste dell’anno inciderebbero anche le spese accumulate durante il precedente periodo natalizio.
La mancanza di soldi in attesa del prossimo stipendio, la presa di coscienza dei propositi per l’anno nuovo.
Ma anche la tristezza è un’emozione da vivere e, in qualche modo da rivalutare.
A sottolinearlo è il presidente della Società italiana di psichiatria, Claudio Mencacci, che pur rilevando la difficoltà a verificare che questo risulti effettivamente il giorno più triste, invita comunque a ‘leggere’ la ricorrenza in modo diverso e un pò controcorrente:
“Anche la tristezza è un’emozione, dunque viviamola come tale e questa giornata, in un certo senso, va rivaluta.
E’ giusto accogliere in noi un arcobaleno di emozioni, incluse quelle ‘blue’, o tristi.
Così potremo dare un corretto valore a tutte le altre.
Insomma, la giornata del Blue Monday potrebbe rappresentare anche un utile invito alla riflessione“.
“Cosa ben differente- precisa- e’ parlare di depressione.
Essa è una vera patologia per la cui cura si fa ancora troppo poco.
Di depressione bisogna parlare di più, mettendo in campo misure mirate”.
Quanto al Blue Monday, ad essere invece convinto di tale ricorrenza è ovviamente il suo ideatore.
A calcolare la data con esattezza, nei primi anni 2000, è stato Cliff Arnall, uno psicologo dell’Università di Cardiff.
Tramite una complicata equazione ha calcolato che questo è proprio il giorno più “nero” dell’anno.
In Gran Bretagna, ad esempio, il tema viene preso sul serio, tanto che si calcola che proprio in questa giornata aumenti il numero di assenze dal lavoro.
“Oggi – sottolinea la psicoterapeuta Paola Vinciguerra, presidente dell’Associazione europea disturbi da attacchi di panico – si vive un tale stato di stress che la preoccupazione è immanente: invade qualsiasi area”.
Dall’esperta, dunque, alcuni consigli per non lasciarsi trasportare dalla tristezza del ‘Blue Monday’:
Fare sport, infatti, stimola la produzione di endorfine che contribuiscono al benessere psicofisico.
E infine, conclude la psicoterapeuta,
“cerchiamo di trascorrere momenti con amici e famiglia.
La regola? Buttiamo giù la maschera e comunichiamo disagi e delusioni, smettendo di far finta di essere vincenti.
Abbiamo bisogno di rapporti veri“.
di Anna Catalano