Patologie in gravidanza e medicina osteopatica

Medicina osteopatica

Tanti sono i disturbi che l’osteopata può curare. Evitare l’uso dei farmaci si può.

Premesso che la gravidanza non è una patologia, quindi va vissuta nel massimo della serenità, è comunque il periodo in cui nella donna si producono i maggiori cambiamenti posturali e corporei in genere. Da molti anni gli osteopati hanno offerto la loro abilità al servizio delle gestanti per aiutare ad assecondare i cambiamenti in atto in modo dolce e armonico. Questo è fondamentale per vivere al meglio uno dei periodi più coinvolgenti della vita di una donna.

Per alcune di esse la gravidanza significa anche dover fronteggiare alcuni malesseri legati alla crescita del bambino nel grembo materno che, settimana dopo settimana, provoca lo spostamento del centro di gravità e continue modifiche sia strutturali della colonna vertebrale che del complesso viscerale. Si crea quella che in medicina è definita “postura astenica” ossia una ipercifosi dorsale e una iperlordosi lombare col pancione proteso in avanti.

Questi cambiamenti richiedono continui adattamenti da parte del sistema muscolo-scheletrico, il quale, spesso, fatica a rispondere in modo adeguato causando problematiche dolorose quali lombalgie, lombosciatalgie o lombocruralgie, dorsalgie e cervicalgie. Tutto ciò può accadere in quelle persone che ne erano predisposte o riacutizzarsi in chi ne ha sofferto in passato. Altrettanto frequenti sono i disturbi legati alla ritenzione dei liquidi, soprattutto nell’ultimo trimestre di gestazione, provocando importanti gonfiori agli arti inferiori ( polpacci e caviglie) e agli arti superiori esaltando ad esempio sintomi da sindrome del tunnel carpale. Altri tra i più frequenti disturbi sono le cefalee con o senza nausea, difficoltà digestive e stitichezza.

La medicina osteopatica, mediante l’utilizzo di tecniche manuali assolutamente non invasive, può affrontare e risolvere tutte queste patologie. Il tutto ovviamente senza uso di alcun farmaco e spesso in 2-3 sedute. La sicurezza della mamma e del bambino sono la priorità dell’osteopata, quindi il trattamento viene eseguito solo dopo avere raccolto tutti i dati anamnestici legati alla storia clinica della gestante, prima e durante la gravidanza.

Solitamente nei primi 3 mesi di gestazione si sconsiglia il trattamento osteopatico. Nei periodi successivi può esser di aiuto, anche come preparazione al parto con il lavoro sul pavimento pelvico (ossia quei muscoli del bacino che appoggiano sul sellino della bicicletta), anche in collaborazione con l’ostetrica di fiducia.
Dottor Massimiliano Manni

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