Progetto Rien Ne Va Plus

Dal giugno scorso è attivo sul territorio di Latina “Rien ne va plus”, servizio ambulatoriale per utenti con problematiche di dipendenza senza assunzione di sostanze (da gioco compulsivo ma anche da internet, videogame, rapporti affettivi ecc.)

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Il progetto, finanziato dalla Regione Lazio attraverso il Fondo Nazionale Lotta alla Droga, è organizzato dalla Coop. Soc. Saman Servizi, in partnernariato con il Ce.I.S. di Roma che conduce un intervento gemello sul territorio della Capitale. La fase operativa, iniziata a settembre 2011, ha da subito incontrato il favore dei Servizi Pubblici del territorio, tanto da essere patrocinata dai Servizi Sociali del Comune di Latina.
Le finalità di tale progetto sono di favorire il distacco dai comportamenti di dipendenza, rielaborando la propria storia personale e familiare da un punto di vista emotivo e razionale, usufruendo di un sostegno per dinamiche conflittuali relative al ruolo familiare, genitoriale e sociale.
La metodologia si basa su un’attività terapeutico-educativa individuale e di gruppo divisa in tre fasi:
1) una fase di orientamento in cui i soggetti vengono accompagnati ad instaurare una relazione positiva tra loro e nei confronti della struttura e in un percorso di abbandono dei comportamenti compulsivi, devianti e disfunzionali;
2) una fase intermedia in cui si approfondiscono in gruppo tematiche personali legate alle sfere affettiva, emotiva, familiare e sessuale anche attraverso la stimolazione di dinamiche empatiche di identificazione, proiezione, transfert tra utenti e operatori;
3) una fase conclusiva sulla separazione, l’autonomia, la responsabilità e la consapevolezza personale.
Fin dall’inizio del programma sono coinvolti, ove possibile e/o necessario, i familiari e sostenuti in un Percorso Terapeutico parallelo.
Una volta a settimana si organizza un gruppo di Auto Mutuo Aiuto per problematiche di gioco (Ludopatia) seguito dagli stessi operatori che lavorano nel progetto.
Gli obiettivi mirano al definitivo abbandono dei comportamenti di dipendenza ed una ripresa del controllo della propria vita e delle proprie responsabilità, estinguendo gli alti costi personali, sociali ed economici prodotti dai comportamenti compulsivi (assenteismo, fallimenti lavorativi, difficoltà economiche, assenza di cura nei confronti della famiglia).
L’equipé è formata da due Psicoterapeuti e da un’Operatrice.
Dall’inizio del nostro sportello ad oggi, abbiamo avuto 90 contatti telefonici. Di questi una parte è arrivata almeno a 2 incontri con il personale impiegato (psicoterapeuti). Tra persone che hanno iniziato un percorso e interrotto dopo il 3° incontro, portato a termine o in itinere, contiamo 30 schede registrate. Di queste 28 sono inerenti all’area del gioco compulsivo (più o meno fino a 2.000€ giornalieri, fino a un picco di 250.000€ lasciati in sala scommesse) e 2 per altri tipi di dipendenza.
L’età va da un minimo di 21 anni fino ai 68. Il titolo di studio dalla III media fino alla laurea e successiva professione.

Un’altro partirà a Ottobre e si svolgerà su scala nazionale: “Mese del Benessere Psicologico” durante il quale dei professionisti faranno degli incontri di 2 sedute gratuite e alcuni seminari su diversi temi.

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