Quando la musica è vita essa diventa simbolo di libertà, un’espressione artistica ricca di contenuti che appartiene e non si allontana mai dal suo ideatore. E’ una passione innata che deve essere coltivata con anni di studio: l’artista approfondisce il suo talento e comincia inoltre a conoscere se stesso. E’ palese l’obiettivo finale: salire sul palco, emozionare, emozionarsi… ed è l’apoteosi. E questo in linea di massima rappresenta la favola di una cantante apriliana di origini campane: la storia di Annamaria Palagano insegna l’eccezionale ed esclusiva vocazione verso la musica, un linguaggio comunicativo che coinvolge e trasmette emozioni.
Annamaria fin all’età di 6 anni ha avviato un rapporto particolare con la musica: il pianoforte è stato il suo primo strumento musicale con il quale è nata una sorta di empatia e da quel giorno è parte integrante della sua vita nonché professione:
“Fin da piccola mi sono appassionata alla musica. Ho trascorso la mia infanzia tra le mura di un collegio. In una di queste stanze era presente un pianoforte ed incominciai suonare qualche nota senza effettivamente capire quello che stavo facendo. Avevo 6 anni a quel tempo e già una gran voglia di dedicarmi alla musica. Ho coltivato il mio interesse perfino per alcuni strumenti musicali oltre al pianoforte: tastiere, flauto traverso e ogni tanto mi diverto con la batteria, ma non è lo strumento che preferisco. La mia carriera è iniziata all’età di 15 anni con i primi concertini di piazza, nei ristoranti di Roma e dintorni, e nel 2007 ho partecipato a “X Factor” nella sezione “Proposte nuove voci”. Sempre nello stesso anno, nella capitale, ho partecipato al “Festival della Canzone Romana” a Trastevere insieme al maestro Maurizio Masci.”
Dalla musica si passa al canto; una voce a dir poco particolare quella di Annamaria che abbraccia molti generi musicali sbocciati nel corso degli anni, scegliendo prettamente cantanti italiani:
“La mia passione per la musica è sfociata anche nel canto. Il genere di musicale che preferisco risale agli anni ’60, ’70, ’80, ’90, optando senza dubbio soltanto per i cantanti italiani. Il mio cantante straniero preferito è Whitney Houston; se devo scegliere un cantante italiano mi rimane difficile dato che mi piacciono tutti, comunque ritengo Mina un passo avanti fra le mie preferenze; riguardo invece alle voci emergenti o tuttavia attuali spendo parole di elogio per Marco Mengoni, sia per la musica che per il canto.”
Conosciamo meglio la professione di Annamaria. “Annamaria, in cosa consiste la tua professione?”
“La mia professione è principalmente svolta all’interno di uno studio di registrazione e si focalizza sulla realizzazione di demo, basi musicali e cover. Il praticante prima si esibisce in una cover nella sala di registrazione, ed io nel frattempo mi occupo di lavorare sopra l’elaborazione del testo ad un livello ovviamente musicale: si salva quindi la traccia e la sottoscritta ci lavora in maniera tale da rendere l’esibizione canora in simbiosi con la base musicale; è un lavoro minuzioso che richiede una notevole quantità di tempo. La maggior parte dei praticanti prova nella sala di registrazione della “The sound the music” per la realizzazione di demo, da presentare poi durante i provini; sottolineo che non sono soltanto giovani a provare, ma anche persone di mezza età. La mia giornata è scandita dalla musica, senza di essa sarei persa: quando mi esibisco avverto un senso di libertà che mi avvolge; anche nei momenti più bui la musica è parte di me.”
“Il “Canta Giro” è un evento dedicato a cantanti emergenti. Nella serata di Venerdì 24 Aprile si esibiranno sul palco 15 concorrenti e ciascuno di loro canterà una sola canzone, il vincitore approderà direttamente alle Regionali. Dei 15 concorrenti, 5 appartengono al team di “The sound the music” e i restanti a quello del cantante Tony Tassone. Il mio gruppo è composta da 3 donne e 2 uomini: Cristina, Simona, Ilenia ed Ernesto (tutti di Roma) e Davide (di Aprilia). Spazio ai giovani al “Canta Giro”, alle nuove promesse.”
“Il disco per i miei 35 anni di carriera mi è stato regalato da Loredana Giusti, una mia amica: un LP con una dedica riservata che mi ricorda quello che ho affrontato e l’amore che provo verso la musica. Io vivo di musica, vivo per ‘lei’ che mai ti abbandona.”
Melania Orazi