Riceviamo e pubblichiamo una lettera del Tribunale dei Diritti del Malato che denuncia la malasanità apriliana

LA SANITA’ E’ VERAMENTE PER I MALATI ?
Ho ottantanni,operato due volte di tumore, sono impossibilitato a muovermi fuori Aprilia. Qui alla ASL di Aprilia non danno più appuntamenti per il diabetologo di cui ho immediata urgenza.  

DITEMI SE DEBBO PRIMA MORIRE E POI ESSERE ASSISTITO?

Questa è  la dichiarazione presentata  al Tribunale per i Diritti del Malato dal sig  R.A. di Aprilia.

E’ sconvolgente una frase del genere. Si evince in modo chiaro ed inequivocabile quanto poco faccia la società per le persone anziane ed ammalate, molto spesso sole, senza alcuna assistenza domiciliare e quant’altro. In questa frase c’è la rassegnazione, la disperazione la sottomissione di chi ormai si ritiene abbandonato. 

Un diabetico, perché possa essere seguito e curato della sua malattia deve necessariamente recarsi ai centri di Latina, che oltretutto sono sovraccarichi e non accettano altri pazienti.
Il discorso vale per moltissime prestazioni sanitarie comprese quelle in regime di ricovero, day hospital ecc.

Un grande problema da non sottovalutare è quello del raggiungimento della località dove effettuare la prestazione. Il sig. Marcello, 84 anni di Aprilia, invalido al 100%100, per disperazione, si è azzardato ad andare alla ASL di Velletri con la propria macchina. Non c’era altro sistema. E’ partito la mattina presto ed è ritornato la sera tardi. C’è da premettere che non è il solo.

Sono in molti infatti a rivolgersi al T.D.M. per denunciare un sistema sanitario non consono alle loro esigenze. Non bisogna dimenticare che la maggior parte degli ammalati non è certo tra i giovani, bensì fra gli anziani.

Il TDM denuncia continuamente, tramite i giornali locali, telefonate , fax , lettere alla Regione, lettere al Ministro della Salute, una situazione di disagio, insostenibile, che si protrae da troppo tempo. Ci sono leggi a tutela degli ammalati che sono completamente ignorate.  Per esempio:

1. le disposizioni della legge finanziaria del 2006;  
2. la legge 255/2005;
3. il piano di contenimento dei tempi di attesa;
4. l’accordo STATO-REGIONI .   

Non sono conosciuti gli strumenti utili di tutela, ad esempio i moduli utili:

• modulo  1: accesso informazioni liste attesa e tenuta registri in strutture pubbliche e private convenzionate;
• modulo  2: liste d’attesa bloccate;
• modulo  3: accesso informazioni liste attesa per intervento;
• modulo  4: richiesta di rimborso per il cittadino che, dopo una disdetta dell’operatore sanitario, accetta l’appuntamento nuovamente fissato in via preferenziale;
• modulo  5: richiesta rimborso per il cittadino che, dopo una disdetta dell’operatore sanitario,non ha ricevuto nessun appuntamento in via preferenziale;
• modulo 6 : richiesta rimborso se il cittadino, dopo una disdetta dell’operatore sanitario, non accetta l’appuntamento in via preferenziale comunicato dall’impiegato; 
• modulo 7 : se i tempi sono troppo lunghi e hai necessità di sottoporti a:
         intervento chirurgici per tumore alla mammella, alla prostata, al colon retto o all’utero coronografia , intervento per protesi d’anca, intervento cataratta;

• modulo 8:   liste d’attesa per ricoveri/interventi non compresi nel piano di contenimento liste d’attesa;   

• modulo 9: liste d’attesa per prenotazioni di specialistica/diagnostica non comprese nel piano di contenimento liste d’attesa; 

e, non si ha notizia dove reperirli, né chi possa consigliarti l’utilizzo. Manca quella che si definisce INFOMAZIONE PRIMARIA.Tra gli adempimenti delle Regioni c’è quella di trasmettere informazioni ai cittadini sulle innovazioni normative ed organizzative, caratteristiche  dei diversi regimi di erogazione delle prestazioni, regole a tutela dell’equità e trasparenza.

Questi tuttavia sono problemi marginali o meglio quelli ai quali la sanità ci ha abituati o ci costringe ad accettare.

 Il Tribunale per i Diritti del Malato riceve continue denuncie e/o lamentele riferite ad un servizio sanitario carente. Non è concepibile che una cittadina come Aprilia, 3^ città del Lazio con una popolazione di circa 70.000 persone, con un incremento annuo di circa 2.000 unità il cui distretto sanitario Aprilia-Cisterna-Cori ha superato le 140.000 utenze circa, non disponga di un ospedale pubblico. Non è possibile che per eseguire una prestazione qualsiasi, soprattutto  per seri motivi, si debba attendere da qualche mese ad oltre un anno.

Non è concepibile che ancora non si sia provveduto alla ristrutturazione e adeguamento dell’ex caserma dei carabinieri a struttura sanitaria.

Il T.D.M., come sempre, si schiera a fianco del cittadino e lo informa costantemente di come si evolve il quadro globale della sanità apriliana.

Gli obiettivi che il TDM si è prefissati  di raggiungere, in ordine prioritario, per il  2008 sono:

• allestimento della ex caserma dei CC in un locale a disposizione della ASL;
• diminuire i tempi di attesa per le visite specialistiche;
• una programmazione, a medio termine, per la realizzazione di un ospedale pubblico;
• un incremento del personale specialistico presso l’ASL;
• un poliambulatorio funzionante mattina e pomeriggio per ciascun settore di competenza.
                 

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