Dopo un periodo dove, per problemi di carattere organizzativo e di tempo, il nostro lavoro come associazione ha visto il prevalere dell’aspetto più legato all’organizzazione di eventi musicali, ora si ritorna ad agire anche sul campo della “borsa della spesa” e della salvaguardia del nostro tessuto economico locale. Come molti sanno, la nostra associazione è partner ufficiale di Arcipelago Scec (www.scecservice.org ) per quanto riguarda la diffusione della moneta locale complementare sul nostro territorio e negli scorsi mesi di lavoro ne è stato fatto abbastanza infatti, sono oltre 150 gli apriliani ad avere in mano la “moneta locale” che possono spendere negli oltre 163 esercizi commerciali e professionisti sparsi in tutta la regione ma, siamo solo agli inizi. Partiamo con una piccola considerazione del Presidente dott. Pierluigi Paoletti (che sarà presto ad Aprilia), ” provate a prendere la parola “denaro” e a invertire la prima vocale con l’ultima. Quello che viene fuori vi sembra un termine decisamente inconciliabile con quello da cui siamo partiti? Apparentemente sì, ma non è affatto così! I due termini non solo sono conciliabili, ma addirittura possono essere visti come correlati, causali e consequenziali l’uno rispetto all’altro.” Ed è questo lo spirito che ci muove e come noi, anche agli altri centinaia di volontari sparsi sul territorio nazionale che hanno ormai fatto divenire lo SCEC, un fenomeno dalle Alpi all’Etna infatti, sono oltre 1700 le piccole e medie imprese e professionisti che in tutto il Paese utilizzano questo mezzo di rivitalizzazione del sistema economico locale. La struttura territoriale è divisa in “Isole” (quasi sempre corrispondenti con le Regioni) di cui le più grandi sono il Veneto, il Lazio, la Toscana e la Campania, seguono poi Lombardia e Calabria ma è un fenomeno in continuo movimento visto che recentemente anche il Sole 24 Ore si è occupato di noi con un’intervista al Presidente nazionale nella quale si è analizzato e discusso del funzionamento e delle motivazioni che hanno portato la nascita di questa moneta. A differenza di chi “vende la pelle dell’orso prima di averlo ucciso”, noi riteniamo che la crisi economica in atto sia tutt’altro che finita e che anzi, non essendo stati apportati cambiamenti radicali al “sistema” ma solo correttivi atti a “mantenerlo così com’è”, è come curare un malato grave con un “brodino” e che le cause della crisi mondiale sono ancora tutt’ora presenti e presto si ripresenteranno. Ecco perché le economie locali più sensibili e lungimiranti, devono dotarsi di meccanismi “ancorati” all’effettiva presenza e produzione di beni e servizi e non al “denaro virtuale” che come si è visto è come un palloncino che prima o poi scoppia. Lo SCEC è proprio questo, un mezzo per ancorare la ricchezza al luogo dove essa è stata prodotta e un utile e semplice mezzo per aumentare senza sforzi, il potere d’acquisto delle famiglie. Il successo che questa piccola rivoluzione sta incontrando in tutta Italia ci incoraggia a lavorare ancora più in modo capillare, rimanendo anche a disposizione di tutte quelle attività commerciali che, volendosi avvicinare a questo strumento, ci chiederanno una consulenza economica che sarà svolta da professionisti del settore, per diradare la mente da qualsiasi perplessità o preconcetto. Per far in modo di far “attecchire e comprendere” nella nostra zona il significato dello Scec, nei prossimi mesi oltre a organizzare punti di distribuzione della moneta, saranno organizzati eventi o partecipazioni ad essi nei quali ci sarà la possibilità di entrare in contatto con questo mondo della “nuova economia”. Proprio in questi giorni abbiamo contattato tramite lettera il Sindaco di Aprilia Domenico D’Alessio e gli assessori della sua Giunta che sono “direttamente” coinvolti con le tematiche economiche come l’assessore alle Finanze, Chiusolo o il suo collega ai Servizi Sociali, Mario Berna e quello alle Attività Produttive, Massimo Treiani, nella quale si richiede un incontro alla presenza dei responsabili locali e Nazionali di Arcipelago Scec per illustrare le funzionalità di questo strumento. Inoltre, in tale missiva, sono stati espressi da parte nostra i più vivi sentimenti di ottimismo verso i nostri interlocutori Istituzionali poiché, hanno dimostrato di aver “saputo scindere tra reali formule di nuova economia e iniziative apparentemente simili poco chiare ma molto reclamizzate” e, provenendo alcuni dal mondo dell’imprenditoria e dei “movimenti” siamo certi che ci concederanno la possibilità di spiegare perché lo SCEC fa la caso della nostra comunità. Il lavoro riprende…
Il Reggente
Emanuele Campilongo