Nella notte tra il 20 e il 21 luglio 1969 Neil Armstrong e Buzz Aldrin furono i primi a mettere piede sul nostro satellite. Alle 22.17 minuti (ora italiana) del 20 luglio il LEM battezzato Eagle (Aquila) toccava dolcemente il suolo lunare in una zona chiamata Mare della Tranquillita’. Era il coronamento di anni di durissimo lavoro, un traguardo indicato nel 1961 da John Fitzgerald Kennedy e da lui scelto proprio perché molto difficile da raggiungere.
Il tutto con il timore costante di essere battuti sul tempo dall’Unione Sovietica, dal momento che l’impresa si collocava cronologicamente proprio durante la Guerra Fredda. Fu un momento incredibilmente toccante per i milioni di telespettatori che seguirono in diretta le prime immagini dei due astronauti che si sganciarono dal modulo di servizio Columbia dove rimaneva a bordo il terzo astronauta, Collins. La targa rimasta su una delle zampe della parte inferiore del LEM rimasto sulla Luna recitava: “Qui uomini del pianeta Terra per la prima volta scesero sul suolo lunare – 20 luglio 1969 – In nome di tutta l’Umanita’”.
La Nasa ricorda l’impresa oggi, ben 45 anni dopo, promettendo: “Gli uomini che andranno su Marte sono sulla Terra già oggi”.Parole che echeggiano nella mente di tanti giovani, anche italiani, che seguendo le imprese di Luca Parmitano, eccellenza nel suo settore, sperano un giorno di poter essere al suo posto.
Intanto l’epoca dei viaggi spaziali turistici è sempre più vicina. La navetta spaziale SpaceShipTwo, sviluppata dalla Virgin Galactic di Sir Richard Branson, il miliardario inglese proprietario delle varie imprese “Virgin”, ha fatto con successo il primo volo autonomo con il suo proprio potente motore. Che sia l’inizio d’un vero e proprio turismo spaziale? Chissà. Certo è che il costo di un biglietto è attualmente pari a 1,5 milioni di dollari, di certo non agibile a tutti.
Sofia Boni