Che da anni non si faccia altro che parlare di rilanciare la cultura nella nostra città è risaputo, come lo è anche il fatto che si fa sempre una fatica del diavolo a passare dalle buone intenzioni ai fatti. Abbiamo nel dicembre scorso, apprezzato l’intervento dell’Assessore alla Cultura, Augusto Di Lorenzo riguardo la rivendicazione dell’aula magna sita sotto la scuola Marconi da parte del Comune che è da anni sotto utilizzata, appoggiandolo sia sulla stampa che in TV nei nostri interventi ma, non crediate che gli spazi da “riconquistare” siano solo questi ad Aprilia. Vogliamo porre all’attenzione sia dei Media che degli Amministratori e delle Associazioni, la situazione in cui versano i 10 capannoni dell’Ex Claudia rientranti un tempo, nel raggio d’azione della defunta Servizi Culturali. Senza entrare nello specifico di chi vi ha trovato ospitalità e delle ragioni addotte all’epoca per i rispettivi affidamenti di spazio (cosa che a noi non interessa!), vogliamo far sapere che tali siti hanno una grandezza di circa 500 mq e che sarebbero addirittura soppalcabili (ma sappiamo benissimo che non ci sono soldi nelle casse Comunali per fare tali lavori!) quindi parliamo all’incirca di 5.000 mq. Quante Associazioni, Enti o altri soggetti secondo voi vi sono ospitate in tale grande spazio? Solamente 10, ognuna con ben 500 mq a disposizione…ecco a chi tanto e a chi nulla! Non sarebbe il caso di razionalizzare e di re-distribuire secondo un’ottica diversa tale spazio? Ci sono decine di Associazioni che hanno da anni fatto richiesta di una sede per le proprie attività che si vedono costantemente chiudere la porta in faccia, dalla presunta “mancanza di spazi” ma a quanto sembra il problema non è questo. Far entrare in possesso veramente delle Associazioni tale spazio vorrebbe dire dare una ventata di ottimismo al contesto culturale cittadino, dando la possibilità di organizzare eventi e di far divenire un’area sottoutilizzata il fulcro delle attività culturali apriliane. Ma a proposito di aree sottoutilizzate, pensate allo stadio Q. Ricci, con la sua travagliata storia di lavori mai ultimati e che ha sotto le tribune (e non solo!), centinaia di metri quadrati di spazio che, se i lavori fossero finalmente conclusi, potrebbero rendere quella struttura un vero e proprio gioiello. Pensiamo solo alla logistica, esso è praticamente centrale e potrebbe essere “vissuto” 365 giorni l’anno e non solo la domenica creando spazi sociali e di incontro per giovani e anziani, un posto dove poter organizzare serate musicali, cultura, arte insomma renderlo “vivo”. Non è fantascienza, basti pensare che la cittadina inglese di Gillingham (a mala pena 10.000 abitanti) ha uno stadio che oltre a poterli contenere tutti (e questo a noi non serve purtroppo, visto il seguito della nostra Aprilia!) è un centro culturale cittadino di tutto rispetto. Servizi di accoglienza e socializzazione per anziani e bambini in difficoltà, spazio per l’organizzazione di feste, happening culturali e non solo insomma lo “stadio” come centro della vita cittadina, ripetiamo che questo non è impossibile. Basta lungimiranza e volontà, si potrebbe far entrare questi lavori all’interno delle cosiddette “opere compensative” oppure, accedere ai fondi regionali o provinciali o addirittura del CONI ma per fare questo bisogna muoversi. Lanciamo questa proposta sperando che qualcuno si faccia avanti ad aiutarci poiché da soli non possiamo nulla, c’è bisogno di tutti!
Il Reggente Emanuele Campilongo
www.assodipiccheaprilia.it