Tunisia: uomini e donne sono uguali

La nuova Carta Costituzionale

Dopo la Primavera araba del 2011 e la destituzione di  Zine al-Abidine Ben Ali , il popolo tunisino ottiene un’altra grossa vittoria, e in particolare le donne: nella nuova Costituzione tunisina, approvata lo scorso 27 Gennaio, è stata stabilità la parità di diritti tra uomo e donna. La Carta Costituzionale è stata approvata dalla maggioranza schiacciante dell’Assemblea Nazionale, su 216 solo 16 sarebbero stati i voti sfavorevoli alla sua entrata in vigore.

Oltre alla questione di genere, è stata affrontata anche quella relativa alla libertà di culto religioso. Da quest’anno, perciò, nel paese nordafricano è garantita a livello legislativo la libertà religiosa.

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“Questa Costituzione – ha commentato lo speaker dell’Assemblea, Mustapha Ben Jaafar – pur non essendo perfetta, è di consenso. Oggi abbiamo avuto un nuovo appuntamento con la storia, per costruire una democrazia fondata su diritti e uguaglianza”.

L’elaborazione della nuova Costituzione è motivata dalla volontà di creare un paese più stabile, di rafforzare la sua immagine all’estero e, soprattutto, di rifondare lo stato tunisino su concezioni di cittadinanza diverse da quelle volute dalla Legge Islamica, vigente in molti stati del mondo arabo. Oltre alle parità di diritti tra uomo e donna e la libertà di culto religioso, sono stati sanciti la protezione dalla tortura e il diritto a un giusto processo.

Certamente la nuova carta si scontrerà con abitudini e tradizioni locali ben radicate. Sarà interessante osservare come quella parte della popolazione più legata a tradizioni di tipo più conservatore si rapporterà a queste nuove leggi. Questo significa assistere a un grande cambiamento storico-sociale

Silvia Petrianni

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