Il sito internet eDreams, gestore di viaggi online, ha proposto ai propri utenti un sondaggio per determinare l’uso che i viaggiatori di ogni categoria fanno del proprio telefono smartphone.
Ne è emerso che un utente su dieci continua ad utilizzare il proprio smartphone anche durante i viaggi.
Una percentuale del 15% dichiara di collegarsi ogni ora per controllare gli eventuali aggiornamenti, mentre più della metà dichiara di collegarsi almeno una volta durante il corso della giornata, sfruttando la connessione WI-fi o i pacchetti dati per l’estero.
Le applicazioni più utilizzate sono prima di tutte Facebook(57%), come c’era da aspettarsi, in seguito Instagram, Twitter e i vari software per la comunicazione , da Whtasapp a Viber a Skype. Non sono da meno i programmi che permettono di ascoltare la musica, tra cui Spotify (20%), iTunes e Shazam.
Google Maps è decisamente l’applicazione più utilizzata dai viaggiatori (64%), perché è una delle dimostrazioni più utili scaturite dalla globalizzazione. Itliani, francesi e tedeschi sono gli amanti delle previsioni meteo, che consultano per il 16% del totale.
C’è anche chi lo shopping vacanziero lo sfrutta al meglio comprando tutto sul web. Si possono comprare vestiti, cibo, ma soprattutto Tour guidati, recensioni dei locali e commenti che permettono di conoscere un posto prima ancora di esserci stati. Le guide cartacee, ancora molto vendute, potrebbe sparire per lasciare spazio a recensioni sempre aggiornate grazie al digitale.
Non possiamo dimenticare che esistono software capaci di tradurre immediatamente quello che non conosciamo. Traduttori automatici, basta fotografare la scritta misteriosa e in un attimo sarà tradotta nella nostra lingua.
Viaggiare non è mai stato tanto comodo. L’importante è disporre di una buona connessione ad internet e di uno smartphone in grado di sfruttarla.
Iperconnessione, essere costantemente connessi con il resto del web. Lo smartphone è oramai sempre più un sorta di cervelletto, un apparato aggiuntivo alle capacità del cervello umano. È diventato uno strumento importantissimo per l’integrazione e per viaggiare con comodità. Se si potesse installare uno smartphone direttamente collegato al cervello, è difficile dubitare che qualcuno lo farebbe.
Buon viaggio iperconnesso a tutti!
di Fabio Benedetti