Web e Polizia: un progetto per la tutela dei minori

“E’ un progetto che consentirà di limitare i danni che segnano in alcuni casi il bambino per tutta la vita”

Polizia di Stato per la tutela dei minori su Internet. Al via un progetto della Polizia Di Stato per contrastare i pericoli derivanti da un uso improprio del Web. L’iniziativa, in collaborazione con la Federazione Italiana Medici Pediatri (FIMP) e con la European Pediatric Association (EPA-UNEPSA), si svilupperà attraverso una campagna di informazione, sensibilizzazione e supporto delle famiglie italiane e dei minori.

Stabilite le linee guida. In un primo incontro con i rappresentanti delle associazioni sono state concordate le linee guida dell’iniziativa. Prevista anche la pubblicazione e la divulgazione di un decalogo contenente una serie di consigli per proteggere i propri figli dai pericoli della Rete e le modalità di intervento in situazioni di pericolo. A supporto di genitori e minori ci saranno inoltre operatori della Polizia postale e delle comunicazioni e i pediatri di famiglia, con riferimenti certi e strutture dedicate.
Incontri e conferenze a manifestazioni completeranno la creazione di una rete informativa e di intervento.

Limitare i danni della rete nei minori. La Polizia di Stato – ha dichiarato Roberto Sgalla, direttore Centrale per le Specialità – è impegnata da tempo in progetti di educazione alla legalità che è anche crescita culturale per le nuove generazioni. In particolare, l’attuale iniziativa è rivolta non solo ai minori ma alle loro famiglie per far conoscere i rischi della rete, ma anche le sue opportunità. La nostra esperienza nelle scuole mostra come i minori, a partire già dalle scuole dell’infanzia e primarie cominciano ad approcciarsi con gli strumenti informatici e la Rete. Questo progetto rappresenta, pertanto, un ulteriore importante passo per la creazione di un modello di Rete informativa per rendere Internet un’opportunità e non un pericolo per le famiglie e per i ragazzi proiettati sempre di più nel mondo online“.

E’ un progetto di grande valenza sociale e di salute – ha aggiunto Luigi Nigri della FIMP – che nasce da una esperienza estremamente positiva già avviata in Sicilia, con la collaborazione di Marcello La Bella, responsabile del Compartimento Polizia postale e delle comunicazioni per la Sicilia Orientale, e che consentirà di limitare i danni che segnano in alcuni casi il bambino per tutta la vita“. “Il coinvolgimento della Società Europea di Pediatria è un aspetto molto importante – ha dichiarato Massimo Pettoello Mantovani, segretario generale della EPA – Unepsa, – che consentirà, grazie all’azione propositiva e di guida dell’Italia, di aumentare la coscienza del problema e definire strategie di contrasto anche in Paesi dove il fenomeno assume dimensioni molto più grandi e, in alcuni casi, più drammatiche rispetto al nostro“.

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