Studio insolito presso i Sage Colleges, presso l’Erasmus Univeristy: gli studiosi, dopo diverse ricerche, hanno affermato che l’organizzazione di una vacanza di almeno otto giorni rigorosamente a contatto con la natura, può ridurre il rischio di morte addirittura del 29%.
Infatti dalla scoperta è emerso che la pianificazione del viaggio stimola la produzione di serotonina, l’ormone della felicità, che viene attivato anche passeggiando nel verde grazie ad un microrganismo, il “Mycobacterium vaccae” che si trova nel suolo.
Tuttavia, se si è impossibilitati a partire e rispettare tutti i requisiti previsti dallo studio, è stata proposta la soluzione della staycation: è stato infatti sottolineato che anche la semplice pianificazione di attività e visite all’interno della propria città accelera la produzione di serotonina.
Il viaggio perfetto, inoltre, deve durare almeno 8 giorni: il tempo, cioè, impiegato dagli ormoni del buon umore e del piacere per giungere al livello di relax sperato.
Melissa Bucossi