Sindrome da classe economica

 Malattia cardiovascolare

Nell’ultimo anno la sindrome da classe economica è balzata sulle prime pagine dei giornali dopo i decessi di cui sono rimaste vittime una trentina di persone soltanto in Gran Bretagna, allarmando le compagnie aeree di tutto il mondo.

La Sindrome da classe economica è una malattia cardiovascolare. Il suo nome le deriva dalla formazione di coaguli venosi principalmente nelle gambe, che avviene in seguito a lunghi periodi di inattività a cui si è costretti quando si viaggia in aereo in classe economica. Una volta formatisi, i coaguli possono arrivare a colpire i polmoni, il cervello o il cuore, e causare ictus o attacchi cardiaci. Non tutti sono d’accordo nel chiamare così questo fenomeno. Infatti, un comitato di esperti che si è riunito a Ginevra di recente su invito dell’OMS, l’Organizzazione Mondiale della Sanità, ha stabilito che a rischio di trombosi venosa può essere qualsiasi altro viaggiatore costretto ad affrontare un lungo viaggio in condizioni di immobilità. Non è immune ai rischi neanche chi fa un lavoro d’ufficio, per quanto sia abituato a rimanere incollato alla scrivania per ore ed ore. Per non rischiare di rimanere vittima di questa malattia, è importante rispettare alcune regole durante il viaggio o lavoro. A

Air berlin

d esempio, è meglio consumare un pasto leggero e consumare bevande non alcooliche che, come consiglia un gruppo di ricercatori giapponesi, aumentano i livelli di ossigeno nel sangue e nel cervello.

Un maggior afflusso di ossigeno, infatti, facilita la circolazione, diminuendo la possibilità che si formino coauguli nelle vene. I medici consigliano di evitare alcool e caffeina e di alzarsi e camminare spesso per sgranchire gambe e caviglie, una raccomandazione, però, non condivisa dalle compagnie aeree, costantemente preoccupate dai pericoli che potrebbero causare improvvise turbolenze.

 

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