“Sguardi persi oltre i vetri oltre di noi, il ritorno porta addosso mal di testa e mal d’anima, nei silenzi ognuno, piano, fruga dentro di sé”, così recita una famosa canzone dei Negrita e questo è lo stato d’animo al nostro rientro dalla “Ciudad Meravihosa”.
Ma facciamo un passo indietro. Sabato 9 Febbraio 2013, dopo aver aperto i festeggiamenti del carnevale a Colonia, ben tre mesi fa, adesso siamo pronti a volare in Brasile per vivere la più grande festa del mondo: il Carnevale di Rio de Janeiro.
La città più famosa del Brasile è senza dubbio Rio de Janeiro ma, diversamente da come pensano in molti, non è la capitale dello Stato. La città è diventata famosa in tutto il globo per vari motivi che si sono amalgamati tra di loro, come le spiagge, il sorriso del popolo, la voglia di ballare a qualsiasi ora e il calcio.
Arriviamo a tarda notte a Copacabana, prendiamo possesso del nostro appartamento e subito ci dirigiamo lungo l’Avenida Atlantica, la strada che costeggia la lunga spiaggia di Copacabana.
Subito rimaniamo delusi da questo mito: poca gente e pochi locali, Copacabana ormai è solo un simbolo poco sfruttato per i divertimenti notturni.
Il giorno seguente iniziamo la nostra avventura brasiliana girando in lungo e in largo per questa intrigante città.
Rio è favolosa, grazie alla sua posizione particolare, contornata da insenature naturali, incastonata tra montagne e circondata dalla foresta di Tijuca. Una metropoli cosmopolita immersa nella natura e dominata da mare, sole, spiagge, musica e folclore.
Come prima tappa visitiamo una delle sette meraviglie del Mondo, il Cristo Redentore. Da Cosme Velho, prendiamo un trenino che ci porta in cima al Corcovado e ci apre lo sguardo a un emozione e una sensazione di immensità difficilmente descrivibile.
Le braccia aperte del Cristo Redentore sembrano quasi voler abbracciare Rio de Janeiro, lo sguardo è rivolto verso uno dei panorami più belli al mondo e sorride alla vita. Perfetta sintesi della filosofia carioca.
Da qui il panorama a 360 gradi su su Rio de Janeiro è favoloso e per noi il più bello del mondo.
Il Pan di Zucchero è forse ancora più incantevole, perché si ha una visione di Rio dal lato opposto, cioè dal mare su tutte le insenature naturali.
Il Pao de Azucar è, infatti, la seconda tappa obbligatoria dove osservare e ammirare la stupenda Baia di Guanabara. Misura 394 metri ed è raggiungibile grazie a due teleferiche che partono da Praca General Tiburcio. Il momento migliore per salire in cima la Pan di Zucchero è il tramonto di una giornata serena.
Un’altra meta da non perdere è la scalinata Selaron che collega il quartiere di Santa Teresa con Lapa ed è fatta di 215 scalini ricoperti di mattonelle colorate ed è alta ben 125 metri.
Per raggiungere l’Escadaria Selaron è possibile scendere alla fermata della metro Cinelandia o Carioca e procedere verso Lapa. In bus fermandosi a Lapa e procedendo a piedi.
Lapa è il quartiere cuore di Rio, con una movimentata vita notturna e ricco di monumenti. Il più famoso elemento è l’acquedotto Arco da Lapa conosciuto anche come Carioca Aqueduct. La struttura è sormontata dai binari del famoso bonde (il tram giallo caratteristico di Rio) che percorreva il centro storico di Rio fino a Santa Teresa. Oggi non è più presente a seguito di un grave incidente di qualche anno fa.
Lapa è rinomata anche per la sua vita notturna che si alterna tra i numerosi bar, ristoranti e discoteche.
Una grande folla di gente di ogni tipo passeggia nei vicoli stretti di Lapa sorseggiando un drink, cantando e ballando a ritmo di musica. L’atmosfera è coinvolgente e, a tratti surreale, ma anche lontana dalla nostra concezione di divertimento. Purtroppo la zona è molto degradata e passeggiando si è sempre immersi in sgradevoli odori.
È molto bello immergersi nella vita euforica di Rio ma siamo costretti solamente ad essere degli spettatori distaccati.
La festa più importante del Brasile è sicuramente il Carnevale e, tra le varie città che lo organizzano, quello di Rio de Janeiro è il più bello del Mondo e noi siamo qui, immersi nella follia Carioca.
L’intera città è in festa per tutto il periodo ma l’evento mondiale si svolge lungo una strada chiamata Sambodromo che, per l’occasione, viene allestita da gradinate nei lati. Al Sambodromo le 16 migliori scuole di samba si sfidano a colpi di ballo, coreografie, movimenti sensuali e abiti sgargianti, il tutto contornato da un pubblico in delirio e dai Cariocas fuori di testa.
Insieme alle scuole sfilano anche carri e migliaia di persone che sfilano in costumi colorati.
Se interessati a vivere un’esperienza unica, è possibile anche acquistare un costume e partecipare alla sfilata insieme ad una scuola di Samba.
Durante il giorno, alternando escursioni e mare, visitiamo anche le principali spiagge di Rio che sono Copacabana, Ipanema, Botafogo, Leblon, São Conrado, Praia Barra da Tijuca, Flamengo e Playa Vermelha.
Copacabana è la spiaggia più famosa del Mondo e, con i suoi 5 km di estensione è il quartiere più popolato di tutta Rio.
La spiaggia è delineata dall’Avenida Atlantica, dove sorgono alti grattacieli e alberghi di lusso. Durante le ore giornaliere è un vero piacere prendere il sole sulla sabbia mentre si degusta un buon cocktail.
Leblon e Ipanema sono praticamente divise soltanto da un fiume e contornate da un grande parco chiamato Jardim de Allah. Le due spiagge sono accostate al fantastico Morro dos Irmaos, il monte con due vette che si vede nelle cartoline in direzione Leblon.
Da non perdere assolutamente il tramonto a Posto 9, di fronte all’Hotel Sol Ipanema, sono numerosissimi i turisti e gli stessi Cariocas che si radunano ad ammirare il sole che lentamente scompare dietro la montagna Vidigal.
São Conrado è la spiaggia a ridosso della favela Rocinha ed è frequentata soprattutto dagli abitanti della stessa. A differenza di quanto possa sembrare a primo impatto, la spiaggia è sicura ed è possibile frequentarla senza alcun problema. Ovviamente, come in ogni zona di Rio, è necessario avere la massima accortezza.
Infine, Palya Vermelha è una piccola spiaggia ai piedi del Pan di Zucchero (Morro da Urca) caratterizzata da sabbia con grandi granelli e dall’acqua calma e cristallina.
Non possiamo lasciare Rio senza aver fatto visita al cuore pulsante della città, le favelas.
Decidiamo di visitare la favela di Rocinha con l’aiuto di Raul, un brasiliano con origini italiane che ci ha permesso di scoprire ogni angolo di questa particolare realtà.
Rocinha è favela più estesa di tutto il Brasile e rappresenta un classico esempio di come si può cambiare la faccia di una favelas rendendola efficiente e vivibile. Oggi a Rocinha sono presenti molti centri culturali, banche, negozi e addirittura un hotel e il McDonalds. Passeggiare per le vie di questa favela è piacevole e non si respira il minimo pericolo.
Rocinha è una moltitudine di colori che ti rende felice, è energia allo stato puro che si diffonde grazie ai sorrisi della gente e alla musica che suona sempre di sottofondo.
Abbiamo chiesto ad una anziana signora del perché tanti bambini ballavano senza motivo e spesso senza neanche senza musica, la risposta ci ha sorpreso e fatto riflettere: “ricordate che la vita va ballata“.
Rio del Janeiro è una città favolosa, ricca di colori e vita ma, come tutte le grandi metropoli del Mondo, ha anche molti problemi di sicurezza pubblica con un tasso di criminalità che ha toccato livelli altissimi. Non per questo però Rio va evitata, tutt’altro, almeno una volta nella vita va provata l’esperienza di vivere a contatto con i Cariocas, i quali esprimono gioia di vivere da tutti i pori della pelle e, come se non bastasse, con solo un sussurro musicale, iniziano a ballare per le strade.
Adesso è il momento di tornare, chiudere la valigia e rivolgere l’ultimo sguardo al Cristo Redentore che sembra salutarci mentre percorriamo la strada verso l’aeroporto.
Dopo 7 giorni di festa all’insegna dei colori carnevaleschi, della follia carioca e dei panorami disarmanti torniamo in Italia pronti a programmare un altro viaggio per scoprire un nuovo angolo di Mondo.
Abrigado Rio