Viaggio nell’antica terra degli Etruschi

Natale nella Tuscia, fra paesaggi romantici, presepi viventi e… ricette tipiche
Viaggio nell’antica terra degli Etruschi

Nella splendida Civita di Bagnoregio, ad esempio, si svolge uno dei presepi viventi più celebri e pittoreschi dell’intero Lazio.

Un’idea per un soggiorno o una gita fuori porta alla ricerca di eventi unici e luoghi senza tempo? La Tuscia può essere la méta giusta. Nel periodo di Natale, infatti, l’antica terra degli Etruschi è messa in moto dall’allestimento di numerosi presepi viventi, tanto che essi sono ormai divenuti una sua peculiarità. Del resto, gli antichi borghi della Tuscia, per lo più piccoli e ben conservati, e quasi sempre punteggiati da grotte e cantine scavate nella roccia vulcanica, non raramente sono essi stessi dei veri e propri “paesi-presepi”, offrendo così lo scenario ideale a questa suggestiva rappresentazione.

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Ma dove nacque il primo presepe vivente? E’ una tradizione che vanta ormai origini lontane: deriva da San Francesco d’Assisi, il quale, durante il suo eremitaggio nella Valle Santa Reatina, lo ideò a Greccio la notte di Natale del 1223. Oggi, con passione, devozione ed un po’ di teatralità, in tutta la Provincia di Viterbo ne vengono allestiti di diversi ed alcuni di essi sono divenuti veramente un appuntamento da non perdere. Nella splendida Civita di Bagnoregio, ad esempio, si svolge uno dei presepi viventi più celebri e pittoreschi dell’intero Lazio. Un presepe la cui fortuna è sicuramente legata alla presenza di uno scenario d’incomparabile bellezza, con il borgo medievale “aggrappato” ad una fragile isola tufacea immersa nel fantastico paesaggio della Valle dei Calanchi, uno degli angoli più incantevoli d’Italia, e collegata al “resto del mondo” da un alto e stretto ponte attraversabile solo dai pedoni. La rievocazione della nascita di Gesù viene così resa ancor più emozionante dall’atmosfera un po’ surreale della “città che muore” ed il successo di tale evento è confermato da anni dalla folta partecipazione della popolazione locale e dei turisti; per chi ancora non c’è mai stato, visitare la Civita in questo periodo può essere dunque un momento privilegiato, e magari un’occasione anche per gustare il pregiato vino locale, ossia l’Orvieto Doc.

Oltre a Civita di Bagnoregio, svariati altri presepi viventi offrono emozioni simili: da Bassano in Teverina a Corchiano, da Sutri a Vetralla, da Bolsena a Tuscania, passando per Capranica, Caprarola, Carbognano, Nepi, Ronciglione, Vallerano, Vejano, Piansano, Grotte di Castro, Chia, Roccalvecce o la stessa Viterbo, la scelta è amplissima; si consiglia anzi di assistere ad almeno un paio di queste manifestazioni, pernottando in qualche agriturismo della zona. E per chi volesse poi prolungare il soggiorno fino all’Epifania, un cenno a parte meritano “le Tentavecchie” di Gradoli, una curiosa manifestazione popolare nata per spaventare e cacciare le streghe, e le varie feste legate alla figura della Befana, organizzate a Latera, Valentano, Gallese e Viterbo. Un itinerario interessante, quindi, tramite cui unire le attrattive culturali e folkloristiche a quelle artistiche e paesaggistiche, senza perdersi, ovviamente, i genuini prodotti della zona (vino, nocciole, olio, carni e formaggi) che divengono i protagonisti di appetitose ricette e di squisiti dolci dedicati alla festività più amata dai bambini.

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