Aprilia invasa… dai Pokémon: ecco l’app “Pokémon Go”

Pokémon Go, una delle app più attese dalla generazione ’90 è stata diffusa in Rete: anche ad Aprilia torna la Poké-mania

Che lavoro vuoi fare da grande?” “Voglio allenare i Pokémon!“: questo spezzone, diciamoci la verità, per le mamme ed i bambini dei primi anni 2000 – e forse lo è ancora adesso, per qualche ragazzino apriliano – uno dei dialoghi affrontati a casa. Nei primi anni 2000, complice la messa in onda sulle reti Mediaset, il fenomeno Pokémon è sbarcato in Italia: carte, zaini, videogiochi (in principio erano “solo” Pokémon Blu e Rosso, poi tutto l’arcobaleno…).

A partire dalla giornata di ieri, per i tanti bambini apriliani di quel periodo – oggi cresciuti e diventati studenti universitari, laureati o lavoratori a tempo pieno – si è realizzato questo “sogno”, grazie alla tecnologia: è stata diffusa in rete l’app Pokémon Go, nonostante il lancio italiano ufficiale sia previsto per il 15 luglio su iOS e Google Play Store. Gli appassionati non hanno perso tempo, e sono già nati dei gruppi Facebook di giocatori apriliani.

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Pokémon Go: cos’è?

L’app è stata sviluppata da Nintendo e da Niantics Lab, software house che ha fatto della realtà aumentata il proprio cavallo di battaglia (l’app Ingress, basata su uso del gps e Google Maps, è ancora in voga): lo spunto, poi, arrivo qualche tempo fa, quando il pesce d’aprile 2014 di Google si rivelò essere una Pokémon Challenge. Con le mappe fornite da Google, infatti, si potevano trovare dei Pokémon nei pressi di luoghi e monumenti famosi in tutto il mondo.

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Con Pokémon Go, invece, la ricerca arriva nel quartiere: con il GPS, l’applicazione segue tutto il percorso del giocatore, che si imbatterà – a seconda della zona – in Pokémon da catturare. Pian piano, sul territorio, appaiono dei Pokéstops per rifornirsi di materiale random (sfere, pozioni, uova, etc.) e delle palestre. I luoghi, però, non sono scelti a caso: sono luoghi caratteristici della città in cui ci si trova.

Un esempio? Con l’app attiva, provate a passeggiare in Piazza dei Bersaglieri, Piazza della Repubblica o Piazza Roma: ci saranno dei segnalini con tanto di foto e descrizioni (non del tutto corrette, ma è un altro paio di maniche).

L’interazione con il paesaggio, poi, è quantomeno divertente: con la propria fotocamera è possibile “inquadrare” i Pokémon nell’ambiente reale, con un sistema di AR.

M.M.

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